Così scriveva  lo scrittore veneto Giuseppe Berto:

" ...il tratto di costa che culmina in Capo Vaticano è pieno di storia e di bellezza. Si potrebbe chiamarlo Costabella, con un pizzico di rimpianto e nostalgia...".

Il fascino selvaggio di questi luoghi lo estasiò, che qui decise di trascorrere la sua vita. Così egli descrisse Capo Vaticano:

"... appena la vidi, seppi che quella terra dalla quale si scorgevano quelle magiche isole, era la mia seconda terra, e qui sono venuto a vivere. Sto su di un promontorio alto sul mare, una punta di granito troppo vecchio che si sfalda precipitando. E' un panorama stupendo. E quando dalla punta del mio promontorio guardo gli scogli e le spiaggette cento metri sotto e il mare limpidissimo che si fa subito blu profondo, so di trovarmi in uno dei luoghi più belli della Terra. Spesso, stando lì a guardare,arrivo a dimenticarmi di dove sono, tanto completamente mi appago di quella bellezza e del pensiero senz'altro egoistico ch'essa è mia, mi appartiene...".

" Qui mi costruirò con le mie mani un rifugio e penso che in conclusione questo potrebbe andare bene come luogo della mia vita e anche della mia morte...".